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  • Ne abbiamo censiti 43: non tutti laboratori di fabbricazione in senso stretto, ma tutti riconducibili alla filosofia di collaborazione e sperimentazione che promette di rivoluzionare (e rilanciare!) la manifattura

    Se non è ancora morta, la fabbrica di certo non sta bene. E la startup ancora non basta a rilanciare l’economia italiana. È da queste premesse, e con abbondanti dosi di collaborazione, open-source, fare tecnologico, artigianato digitale, condivisione di spazi, competenze e attrezzature che sta nascendo il fenomeno dei Fab Lab, letteralmente dei “laboratori di fabbricazione” in grado di sfornare prototipi, ma anche piccole serie di prodotti, di altissima qualità, a costi bassissimi rispetto all’industrai tradizionale e, soprattutto, customizzati. In Italia questi spazi sono almeno 43: li ha censiti per noi Giulio Caresio e li trovate nella mappa qui sotto preparata da Davide Mancino.

    Non tutti sono etichettabili come Fab Lab in senso stretto, perché alcune sono associazioni di promozione, ma che fanno capo alla medesima filosofia. Star dietro alla loro evoluzione è arduo, sono in continuo movimento e la curva di crescita è impressionante se si pensa che tutto si è sviluppato a partire dal 2011.